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LE ORIGINI DELL'ANALISI BIOENERGETICA

Per comprendere la specificità operativa dell'Analisi Bioenergetica, occorre riferirsi al modello analitico freudiano, sviluppato ed elaborato successivamente da Reich (seguace di Freud) e da Lowen, suo paziente ed allievo.
Il presupposto fondamentale dell'analisi bioenergetica risiede nel principio reichieano dell'identità funzionale soma-psiche, per cui non c'è evento psichico che non si rifletta nel corpo e viceversa.
Già per Freud l'Io è soprattutto un "Io corporeo", nel senso che l'individuo vive e si riconosce vivente, in base alla consapevolezza del proprio corpo, delle proprie emozioni e dei propri pensieri.
Fin dalla nascita l’uomo costruisce le proprie difese come “miglior risposta possibile” alle carenze dell’ambiente dove si trova a vivere. Reich le chiama “armature caratteriali” e le riscontra nel modo di muoversi, respirare, comportarsi, emozionarsi, pensare, vedere il mondo, interagire. Introduce così, a fianco all’analisi verbale, il lavoro sul corpo, per allentare l’armatura, e chiama la sua terapia vegetoterapia carattero-analitica.
Lowen, partendo dai principi postulati da Reich, integra i concetti espressi da Freud, e da M. Klein, sul processo evolutivo e sviluppa un metodo operativo più profondo e completo, comprendente una serie di tecniche psicoterapeutiche specifiche, utilizzando il doppio canale mente-corpo.

A partire dagli anni Cinquanta, Alexander Lowen sviluppa l’analisi bioenergetica ed elabora il lavoro corporeo con il paziente. Lowen affianca all’obiettivo dell’abbandonarsi quello dell’autoaffermazione: l’approccio prevede che il paziente impari a stare sulle proprie gambe oltre che a lasciarsi andare. Riprendendo il concetto di "armatura caratteriale" di Reich, Lowen identifica cinque modalità di base corrispondenti a cinque tipi caratteriali: schizoide, orale, masochista, psicopatico, rigido. Ogni persona presenta un insieme unico di tratti di uno o più caratteri. Ogni carattere rappresenta una tipologia: un diritto negato nell’infanzia (diritto di esistere, di avere bisogno, di imporsi, di essere autonomo, di amare sessualmente), una particolare postura e struttura corporea, un certo livello energetico, un caratteristico modo di relazionarsi, e via dicendo. Questi elementi costituiscono una traccia per la diagnosi e per la terapia.



Dott.ssa Claudia Carloni
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