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CONTATTO FISICO IN PSICOTERAPIA

"Nell'analisi freudiana qualsiasi contatto fisico fra analista e paziente era rigorosamente proibito. L'analista sedeva dietro al paziente, senza che questi lo vedesse e fungeva da schermo su cui il paziente proiettava i propri pensieri. Con W. Reich l'analista divenne una forza attiva nel processo terapeutico; sedeva di fronte al paziente che dunque lo poteva vedere e quando lo riteneva necessario o opportuno, non evitava il contatto fisico con lui. Si è pian piano riconosciuta l'importanza del toccare come forma primaria di contatto".

( "Bioenergetica" di A. Lowen)

Il contatto fisico viene usato nella terapia psicocorporea perché migliora le capacità propriocettive e interocettive, porta ad una definizione dello schema corporeo e alla creazione di confini sani. La consapevolezza del proprio corpo avviene attraverso la stimolazione da parte del terapeuta, genera un maggior contatto con le proprie emozioni e con propri sentimenti viscerali.

Cambiamenti nella percezione interna del proprio corpo possono generare risposte psico-emozionali nel paziente. Tali sensazioni e percezioni verranno accolti nello spazio della seduta e con l'aiuto del terapeuta verranno riconosciuti ed elaborati, in una maggiore connessione con la propria storia personale.



Dott.ssa Claudia Carloni
Tel.: 328 9269142 - Email: claudia_carloni@yahoo.it